Gite scolastiche. Neanche 1 studente su 3 vi parteciperà

Gite scolastiche al risparmio questa primavera. Le partenze in questione, secondo una stima di Coldiretti, si ridurranno di circa un quinto, a causa delle difficoltà finanziarie delle famiglie e dei tagli che la scuola italiana deve sopportare.

Di conseguenza, le gite sono diventate più vicine e più corte. Il -20% di questo 2013 deve indurre a una serie riflessione, visto che i 930mila studenti che nel 2011-2012 hanno partecipato a una gita scenderanno in modo drastico nell’anno scolastico in corso. Non è raro che i genitori evitino questo “lusso” per potersi concentrare su altre spese; in aggiunta, non c’è la stessa disponibilità degli ultimi anni per quel che concerne i professori, i quali non possono più fare affidamento sulla cosiddetta “indennità di missione”.

La Coldiretti ha evidenziato alcuni tra i cambiamenti più sintomatici di questa situazione. Ad esempio, i pasti non vengono consumati in ristorante o in pizzeria, ma ci si affida ai pranzi al sacco, nella maggior parte dei casi preparati dalla scuola o dalle famiglie, sempre per economizzare. Lo stesso discorso vale per i souvenir del viaggio, con una scelta maggiore di cibi tipici del luogo visitato piuttosto che di gadget, t-shirt o statuine.

A beneficiare di tutto ciò è soprattutto il turismo ecologico e quello ambientale, in primis quello che riguarda parchi e aree protette, con il 20% di visitatori rappresentato proprio da studenti: in effetti, i costi di tale soluzione sono minori, senza dimenticare il valore educativo e le minori distanze da percorrere, visto che in Italia vi sono moltissimi di questi siti.