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E' fallito il pastificio Antonio Amato (21/7/11)
Il Tribunale di Salerno non ha ritenuto sufficienti gli elementi presentati della famiglia Amato (nella anni '60 da sinistra Antonio Amato, l'indimenticato attore aldo Fabrizi e Giuseppe Amato) che chiedeva il concordato preventivo, ed ha decretato il fallimento per l'Antonio Amato Molini e Pastifici Spa. Si chiude così una pagina amara per l'economia salernitana, campana e italiana, considerata l'importanza, anche internazionale dell'azienda.
(da Wikipedia) La storia del pastificio Antonio Amato ha inizio nel 1868, quando la famiglia Amato di Salerno rileva l'impianto di produzione Rinaldo trasformandolo in Rinaldo&Amato per essere quindi assorbito nella nuova società Antonio Amato & C. Molini e Pastifici S.p.A., costituita a Salerno nel giugno del 1958. Un nuovo fu costruito tra il 1959 e il 1961 nella zona periferica della città.[1] Il suo fondatore è stato un iscritto alla loggia massonica P2 con la tessera numero 807[2].
Lo sviluppo[modifica]Nei successivi quarant'anni l'azienda è stata protagonista di una crescita significativa: la produzione è stata progressivamente ampliata e ammodernata, le tecniche produttive sono state sempre di più affinate.[3] Negli anni '80, periodo in cui avviene la prima concentrazione dell'industria alimentare italiana, con la sparizione di 450 pastifici, l'Amato poteva finire alla Ifil di Umberto Agnelli che pensava a diversificare il prodotto. Ma l'allora presidente, Antonio Amato, rifiutò l'offerta dell'impreditore piemontese, lasciando così il pastificio Amato autonomo. L'azienda crebbe ancora fino a diventare tra i maggiori pastifici d'Italia,[4] con esportazioni in tutto il mondo: in tutta l'Europa, in Giappone, Medio Oriente, America del Nord e del Sud, Australia, Nuova Zelanda.[5] Nel gennaio 2010 viene inaugurata la nuova linea produttiva ad alta capacità.[6]
L'interesse per lo sport[modifica]Il pastificio Antonio Amato è stato per molti anni lo sponsor ufficiale della Salernitana,[7] fino agli inizi degli anni '90.
Dal 1999 l'azienda campana è sponsor ufficiale, nonché fornitore ufficiale della nazionale di calcio italiana campione del mondo nel 2006.[8] Ma l'interesse per lo sport non si limita solo al calcio, infatti dal 2009 è anche sponsor ufficiale della nazionale svizzera di sci.[9]
Crisi e cambio di proprietà[modifica]Nel dicembre 2009 il Pastificio Amato blocca la produzione e annuncia la cassa integrazione per i suoi 140 dipendenti a causa di gravi difficoltà economiche[10].
A metà gennaio dell'anno successivo la famiglia Amato sigla ufficialmente l'accordo per la cessione dell'intero pacchetto azionario all'imprenditore siciliano Giovanni Giudice, dopo una serie di trattative che avevano visto interessarsi anche Garofalo e Colussi all'acquisto del pastificio salernitano[11].
In febbraio a causa di crediti non pagati per oltre 1.600.000 euro due aziende di lavoro interinale hanno chiesto il fallimento della società, che ha presentato domanda di concordato preventivo presso il Tribunale di Salerno[12] ottenendo parere positivo[13]. Tuttavia sorgono subito nuovi problemi giudiziari in seguito ad un'inchiesta per frode della Procura di Salerno in relazione ad un giro di assegni messi in circolazione dopo la messa in liquidazione della vecchia società[14]. Il 20 luglio 2011. ed è l'epilogo, il Tribunale di Salerno dichiara il fallimento del Pastificio Antonio Amato, bocciando così l'ipotesi di concordato preventivo Amelia Amaturo
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