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Cary Grant avrebbe riempito qui il suo guardaroba (Rosy Merola)L’eccellenza e la raffinatezza della sartoria maschile Made in Sud![]() Oggi, infatti, accendiamo i fari sull’eccellenza, nell’ambito dell’alta sartoria maschile, rigorosamente Made in Sud. Il punto di forza di queste creazioni è l’artigianalità, l’insostituibilità del capitale umano impiegato nella realizzazione di ciascun capo. A questo si accompagnano raffinatezza, ricercatezza ed elegante estro campano. Connubio fra tradizione ed innovazione nei tessuti, nella sperimentazione di volumi, forme e colori. Emblema di uno stile di vita esportato ed adottato dai più importanti rappresentati del mondo politico, del jet set internazionale. La moda è uno dei settori trainanti per l'economia della Campania e rappresenta un importante sbocco professionale per tanti giovani campani e del centro sud, con tassi di inserimento lavorativo che, dopo il periodo di formazione, possono arrivare fino al 70 per cento. Lo confermano i dati dell'Accademia della Moda di Napoli, presieduta da Michele Lettieri. Si stimano oltre 100mila addetti nel settore se, accanto all'abbigliamento, si considerano anche l'indotto e il settore degli accessori, come scarpe e borse. Il mondo della moda fattura ben due miliardi e mezzo di euro l'anno. Giusto per citare alcuni degli ambasciatori del made in Campania che ci rappresentano in Italia e nel mondo: Attolini, Borrelli, Rubinacci, Recycled, Barba Napoli, Berti, Betwoin, Blaine, Braddock, Calabrese dal 1924, Campanile, Don Vanquisher, Dvalencia, Fashion Helmet, Finamore 1925 Napoli, Flannel Bay Napoli, Fratelli Peluso, One G, Gala Gloves, Germano, Harmont & Blaine sportswear, Isaia, Kiton, La Vera Sartoria Napoletana, Low Brand, Marinella, Maria Santangelo, Paolo Scafora Napoli, Marco Pescarolo Napoli, Mario Portolano, Reign, Salvatore Piccolo, Salvatore Santoro, Sartoria Partenopea, Sartorio, Zeroottouno, Zu + Elements. Tutti brand che si collocano nella fascia alta di prodotto artigianale, che fatturano milioni di euro e che hanno saputo conquistare i mercati esteri. Per dare un idea più precisa, senza voler fare torto a nessuno ma, a volerli indicare tutti l’elenco sarebbe stato davvero lungo, ecco alcuni esempi: KITON: Tre stabilimenti produttivi (lo storico ad Arzano e gli altri nell' area parmense), tre linee di abbigliamento (uomo, donna e tempo libero), completate dalle linee maglieria, cravatte, calzature, profumi e occhiali, 561 dipendenti, un fatturato consolidato nel 2007, con le 12 controllate sparse nel mondo, di circa 75 milioni e una previsione 2008 di 84 milioni e non ultimo una scuola di alta sartoria all' interno dell' azienda per istruire i sarti del domani. ISAIA: Nel 2007 la maison di Casalnuovo ha raggiunto i 23,594 milioni di euro di fatturato, in crescita del 21% sul 2006, e ora, sotto la guida del Ceo Giovanni Mannucci, ha avviato un processo di internazionalizzazione. Al momento infatti l'80% del fatturato è riconducibile ai mercati esteri, con gli Stati Uniti che assorbono il 45% dell'export. BARBA NAPOLI: Arzano, a Nord di Napoli. Seimilacinquecento metri quadrati in cui 105 addetti alla produzione. Si contano infatti più di 200 negozi in tutta Italia e oltre 500 nel mondo per un fatturato 2005 pari a 8,5 milioni di euro. Il 60 % conseguito sul mercato nazionale, il rimanente su quelli esteri. E.MARINELLA S.r.l.: L’impresa fattura circa 17 milioni di euro ed impiega 42 dipendenti, con valori che negli ultimi 10 anni sono cresciuti di circa il 10% l’anno. Il 95% del fatturato è conseguito in Italia, per lo più attraverso il canale diretto per cui i clienti sono i consumatori stessi, tranne per qualche quasi irrilevante eccezione (1% di negozi stranieri o società di eventi). I ricavi sono generati per il 60% dalle cravatte, prodotte direttamente nei laboratori aziendali, e per il 40% da altri prodotti di abbigliamento e accessori (quali capispalla, maglieria, orologi, scarpe, profumi), che crescono continuamente per tipologia e per incidenza sul volume di affari, a testimonianza della forza del brand. Rosy Merola - Economics |
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