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Fosfati nei detersivi, per UE da vietare. (Nunzio De Simone)

Campania e Lazio le più inquinate. Allarme per Portici ed il Sarno

I fosfati nei detersivi contrastano la durezza dell'acqua al fine di consentire un'efficace azione detergente, ma sono una delle principali cause del fenomeno di eutrofizzazione. Una volta finito il ciclo di lavaggio della lavatrice infatti, questi vengono scaricati insieme all’acqua e finiscono nei mari e nei fiumi aumentando l’apporto di nutrienti per le alghe. Quest’ultime si riproducono a dismisura e il loro processo di decomposizione sottrae ossigeno alle acque dei fondali marini e fluviali causando la morte della flora e della fauna circostante.
Il consumo annuo di detergenti contenenti fosfati nell'UE ammonta a circa 1,8 milioni di tonnellate, un quantitativo equivalente ad un contenuto di fosforo di circa 110.000 ton
nellate. Il 90-95% di tale quantitativo viene consumato per usi domestici (lavaggio di indumenti e di stoviglie). Numeri che fanno capire quale possa essere l’impatto sull’ecosistema marino. Per quanto riguarda il litorale tirrenico, l’indice trix che misura il livello di eutrofizzazione, rivela che le due regioni più compromesse sono la Campania e il Lazio. Per la regione Campania lo stato scadente si trova in corrispondenza della Foce del Sarno a ridosso della costa e lo stato mediocre in corrispondenza di Portici. La Commissione Europea è intervenuta sul problema e su iniziativa del commissario all’Industria, Antonio Tajani, secondo quanto previsto dall'articolo 16 del regolamento (CE)  648/2004 sulla biodegradabilità, ha proposto una legge per mettere a bando i fosfati contenuti nei detersivi. In alcuni Paesi membri tra cui l’Italia sono già presenti delle normative a riguardo. La proposta,che è ancora in fase embrionale ma che dovrebbe divenire attuativa già dal 2013, avrà dunque lo scopo di generalizzare e aumentare le limitazioni già presenti in questi Paesi. Tuttavia il regolamento non riguarderà tutte le tipologie di detersivi ma solo i detersivi per prodotti tessili destinati all'uso privato mentre i detergenti usati a livello industriale (ad esempio per le lavanderie) e quelli utilizzati dalle lavastoviglie, non saranno sottoposti ad alcuna misura restrittiva.. Il perché di questa distinzione sta nel fatto che, secondo la Commissione Europea, per i prodotti a livello industriale non è stata ancora trovata alcuna alternativa ai fosfati facilmente reperibile sul mercato e imporre delle misure restrittive per questi prodotti comporterebbe costi esosi per i produttori. Il WWF è in totale disaccordo, sostenendo che alternative altrettanto efficaci e meno inquinanti all'STPP (tripolifosfato di sodio). Il tipo di fosfato impiegato più comunemente nei detergenti usati a livello industriale e quelli utilizzati dalle lavastoviglie sono le zeoliti (principalmente zeoliti A) già ampiamente usate in Svezia e in diversi Stati degli Usa. Inoltre secondo Sergey Moroz, responsabile per la politica delle acque nell'Ufficio europeo dell'Organizzazione, «detersivi senza fosfati per le lavastoviglie e le lavanderie industriali sono già stati messi in commercio non solo dai piccoli produttori 'ecocompatibili' come Ecover, ma anche da un gigante come Henkel, sebbene per ora solo nella regione danubiana», mentre la multinazionale Unilever «si è impegnata a commercializzarli entro il 2011». La proposta della Commissione europea tuttavia prevede che già dal 31 dicembre 2014 le restrizioni possano essere estese a tutti i tipi di detergente. Il nuovo regolamento non si limita solo a bandire i fosfati ma prevede che le alternative possano essere comunque costituite da fosforo ma impone di limitare il contenuto totale di questa sostanza, a partire dal primo gennaio 2013, allo 0,5% del peso totale del prodotto, un limite identico a quello già esistente in Italia. È da sottolineare però che queste iniziative non dovrebbero coinvolgere alcuni Paesi che, nonostante membri UE, siano da ritenersi in via di sviluppo. Questo fino a quando non siano in grado economicamente di sostenere tale cambiamento. Una volta che i fosfati saranno eliminati dai detersivi essi dovranno essere eliminati anche dai mari ,dai fiumi e dai laghi. I sistemi chimici e biologici più avanzati di depurazione, che sono gli unici che prevedono anche l’abbattimento dei fosfati, sono molto costosi e non tutti i paesi membri possono permetterseli. Dunque non sarà facile risolvere la questione in breve tempo.

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